Andrea Mavilla e l’Operazione Pasticcini, si chiudono le indagini preliminari

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A quanto pare, secondo quanto riportato dal quotidiano il Corriere della Sera, le indagini preliminari su quanto accaduto tra Andrea Mavilla e i Carabinieri fuori da quell’ormai famosa pasticceria si sono concluse. Sono stati iscritti nel registro delle notizie di reato 2 persone:

  1. Un militare, per ingiurie contro Andrea Mavilla;
  2. Andrea Mavilla, per diffamazione e oltraggio a pubblico ufficiale. A tutto ciò si aggiunge che (cito testuali parole dall’articolo del Corriere): Andrea Mavilla rischia nuove accuse avendo egli messo a verbale comportamenti dell’Arma a suo danno (sputi, offese, prevaricazioni, abusi di gruppo) che risultano inesistenti.

Oh, inesistenti…

A ogni modo, secondo il PM (che all’italiana maniera ora è diventato un sovversivo, uno di parte, un millantatore, uno che difende le istituzioni, etc. etc.), quindi, i Carabinieri erano effettivamente lì per servizio e non per comprare pasticcini (ma noi a chi crediamo? A un PM o a un blogger?). La macchina era parcheggiata in quel modo perché così i militari potevano tenerla d’occhio dall’interno del locale e la perquisizione non è stata un abuso perché condotta “in flagranza di reato”, ma non convalidata perché il video era ormai stato pubblicato (quindi veniva a cadere la flagranza). Tutto questo non lo dico io, eh, ma il Corriere della Sera… quello che mi fa riflettere è che fa in parte scopa con quello che avevo scritto io nei miei precedenti post.

Son soddisfazioni.

Concludo con una piccola precisazione. Sul blog di Matteo Viviani, il signor Gianfranco (sullo scrivente) dichiara le seguenti cose:

gianfrancoNon mi sono messo a replicare perché quella non è casa mia, però non capisco… il fatto che io ritenga un particolare comportamento come sbagliato, fa di me una persona poco attendibile? Quindi un giornalista che racconta di una persona che non si è fermata a prestare soccorso dopo un incidente stradale, ritenendolo un comportamento riprovevole, non è attendibile? Il fatto, poi, che io non mi metta a moderare i commenti (ognuno è responsabile di quanto scritto, ricordo che gli indirizzi IP vengono salvati) mi rende ancor di più inaffidabile?

Buffo, io pensavo che lasciare spazio a tutte le voci, pro e contro, fosse proprio sinonimo di affidabilità e di libertà di parola. Probabilmente siamo ormai troppo abituati alla censura.

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4 Responses
  1. Francesca

    Bravo! Complimenti per come esprimi le tue opinioni e la professionalità con cui affronti questi utonti (o questo utonto? a me sembra che sia sempre la stessa persona che scrive…). Sono pienamente d’accordo con te!

  2. Beatrice

    Ha ragione Francesca, quel Gianfranco è sempre lui, Andrea che scrive, la sua forma di scrittura non passa inosservata.

  3. mah

    Non dimentichiamo che per la banda “utonti” e i compagni di merenda del blogger tutti quelli che dissentono sono o “repressi e invidiosi o troll”…Intanti al momento tutto procede come deve procedere.Quella foto del blogger è di un indegno senza precedenti.Non si puó commentare.

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